martedì 2 aprile 2013

dalla Cina 4 – Guanxi, che cos'è? di Claudio Marcelli


Guanxi nella cultura e nell'economia cinese

Nel quadro della crisi internazionale (e purtroppo anche strettamente nazionale) che stiamo vivendo, lo scenario è in continua evoluzione e notizie quali le ultime previsioni dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) confermano il rallentamento della crescita cinese, ma certificano anche come l’economia di questo paese abbia resistito alla crisi economica e finanziaria globale degli ultimi anni, molto meglio di qualsiasi altro paese occidentale.

Già nel marzo 2007, il presidente cinese Wen Jiabao in una conferenza stampa dopo il Congresso Nazionale del Popolo aveva definito il modello economico della Cina "instabile, sbilanciato, scoordinato e insostenibile” e il suo successore Hu Jintao aveva sottolineato in numerosi discorsi l'importanza dell'innovazione per la crescita della società cinese. Critiche al modello economico e di sviluppo principalmente basato sull’export e principalmente legato a modelli di produzione nelle ricche province sulla costa, che non poteva infatti alimentare da solo una crescita equilibrata e sostenibile.

Molti in questi ultimi anni, soprattutto in USA, si sono domandati se e come la Cina sarebbe riuscita a promuovere con successo un sistema basato sull’innovazione guidato dallo Stato e destinato a favorire le industrie nazionali, o se avrebbe scelto un sistema più aperto, collaborativo, basato sul mercato e in grado di integrare conoscenza e competenze provenienti da ogni parte del mondo.
Oggi, dopo oltre tre decenni di crescita sorprendente, attraverso un modesto aumento delle esportazioni, ma anche della domanda interna, associata a un consistente miglioramento degli standard di vita, e nella previsione di un ulteriore quarto decennio di crescita, a cavallo tra il 2016 e il 2017, probabilmente la Cina raggiungerà e scavalcherà la prima economia mondiale: gli Stati Uniti.

Viene naturale pensare che ormai, dopo circa quarant’anni, la rincorsa della Cina agli Stati Uniti si sia finalmente conclusa con la sconfitta di questi ultimi, quantomeno dal punta di vista economico. Tuttavia, poichè sia la Cina sia gli Stati Uniti si trovano a competere sul mercato globale, l’aspetto economico è molto più complesso: entrambi i paesi condividono enormi interessi nella promozione della scienza e della tecnologia necessari per risolvere le sfide della crescita economica, della salute e dell’ambiente. Non possiamo infatti dimenticare che gli Stati Uniti e la Cina non sono solo i due principali investitori in ricerca e sviluppo, ma anche, di gran lunga i due maggiori responsabili delle emissioni di gas a effetto serra, oltre il 40 per cento delle emissioni a livello mondiale. Allo steso modo, entrambi devono e, dovranno affrontare enormi problemi sociali legati all’invecchiamento della popolazione, della lotta contro il cancro e di altre malattie croniche.

Eppure un’analisi della crescita della società cinese basata solo sulla crescita economica, non può essere semplicemente interpretata come la vittoria del Dragone nei confronti dell’America, anzi il modello Americano sembra giorno dopo giorno espandersi a macchia d’olio in questo paese.
Uno degli aspetti più evidenti di questa americanizzazione strisciante è associata alla diffusione dei beni cosiddetti di consumo, alla scomparsa purtroppo inevitabile delle abitazioni e degli stili di vita caratteristici della società cinese e al loro modo di fare business. La cultura cinese si distingue infatti enormemente dalla cultura occidentale, in particolare per come viene condotto il rapporto d'affari.
Uno dei caratteri distintivi della società cinese è infatti il Guanxi (关系 / guānxi). Questo termine è usato per descrivere le relazioni che coinvolgono positivamente due partner che comprendono scambi di favori e/o "connessioni". È sicuramente uno degli elementi più importanti nella cultura cinese, basata su una rete di relazioni che ha radici profondissime nella società.

Un giusto Guanxi può aprire molte porte e minimizzare ostacoli in tutti i rapporti di lavoro. È sicuramente basato, anche se questa è ovviamente una forte semplificazione, sulla fiducia reciproca legata a precedenti esperienze e non solo o semplicemente, a scambi economici o favori personali che comunque sono ben conosciuti nel mondo cinese e non avversati. Il confine con la corruzione è spesso molto labile, anche se le due cose non possono essere confuse o semplicemente essere associate tra loro.
La mancanza di Guanxi è certamente per uno straniero il maggiore ostacolo per iniziare un business. Infatti, dietro questo termine troviamo soprattutto il rispetto reciproco, costruito nel tempo. Attraverso la creazione di questo rapporto, entrambe le parti accettano implicitamente di essere a disposizione in caso di necessità e hanno a disposizione una moneta alternativa da scambiare, e che comunque può esaurirsi.

I regali sono spesso utilizzati per stabilire o riequilibrare un Guanxi, ma se si riceve un regalo non si deve necessariamente restituire il dono e non tutti i regali hanno motivazioni particolari. Molto spesso i regali esprimono semplicemente la gratitudine e i cinesi preferiscono sempre trattare con persone che conoscono e di cui hanno fiducia. Sebbene a prima vista, questa interazione tra partner possa sembrare simile a quella esistente nel mondo occidentale, in realtà, l’enorme dipendenza da questo rapporto implica che gli occidentali in Cina devono farsi conoscere molto bene e soprattutto, il rapporto non è semplicemente tra imprese, ma soprattutto a livello personale in un processo continuo che inizia ben prima del contratto economico vero e proprio. Ogni azienda deve mantenere costantemente questo rapporto se vuole iniziare e mantenere relazioni d'affari con i cinesi, in quanto loro si sentono sempre obbligati a fare affari prima con i loro amici.

Le società con un Guanxi riconosciuto hanno molto spesso prestazioni molto migliori rispetto a quelle dotate con poca o nessuna relazione con i cinesi. La natura reciproca del Guanxi e delle sue obbligazioni implicite è la ragione principale per cui i cinesi sono reticenti a impegnarsi in relazioni profonde con persone che non conoscono.

Eppure anche la Cina sta rapidamente cambiando. La sua antica “cultura” sta progressivamente e profondamente modificandosi assorbendo giorno dopo giorno modi e stili del mondo occidentale. Vivere in una grande città cinese ormai non è ormai molto diverso da una città americana. Le indispensabili tecnologie delle società occidentali come i telefonini e gli smartphone sono ormai nelle mani di milioni di cinesi. Dalla televisione compaiono le stesse immagini patinate e si propongono gli stessi modelli. Decine di bambini e ragazzi frequentano scuole internazionali e ormai milioni di cinesi hanno la possibilità di viaggiare all’estero assorbendo culture e abitudini molto diverse dalle loro.
Per quanti anni ancora il Guanxi sarà l’elemento fondamentale del sistema di business cinese e, soprattutto, siamo sicuri che basterà alla Cina diventare la prima economia del mondo per garantirsi un vantaggio nello straordinario scontro culturale in atto con il modello americano?

Il nuovo quartier generale della China Central Television, dotato di 51 piani per un'altezza complessiva di 234 metri è stato costruito a Pechino per i Giochi Olimpici estivi del 2008. È sicuramente una delle strutture più rappresentative dell’influenza occidentale su questa moderna capitale e in generale sulla società cinese. L’edificio è stato costruito dall’architetto olandese Rem Koolhaas e dall’architetto tedesco Ole Scheeren dell'Office for Metropolitan Architecture insieme allo studio di progettazione britannico ARUP, quest’ultimo responsabile per il complesso progetto ingegneristico. 

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